Siamo
i protagonisti della nostra vita ma, a volte, scegliamo di vivere come
passeggeri, lasciandoci guidare ed accontentandoci di ciò che vediamo
attraverso un finestrino. Forse è un’esistenza comoda e apparentemente priva di
grandi responsabilità, ma è anche insipida e raramente può appagare. Io mi
rifiuto di credere che qualcuno sappia cosa è meglio per me, più di me. Sono io
che vedo attraverso i miei occhi e, quel che ho davanti, sono io che scelgo come
guardarlo. Non si può vivere per accontentare qualcun altro, non si vive nell’ombra
di qualche dogma ne tantomeno si può vivere troppo a lungo da spettatore. Perché?
perché da quel finestrino di cui parlavo prima, ad un certo punto, vedrete
scorrere veloci i vostri sogni via da voi, e come schegge vi entreranno nel
cuore rimorsi a cui non potrete far fronte nemmeno con un'altra vita da vivere.
Io non permetterò mai che questo possa accadere, sono io che guido, io che mi
prendo responsabilità e soddisfazioni sulla mia pelle. Se a qualcuno non va
bene qualcosa, se è in disaccordo con me, rimane un suo problema da momento che
io non gli ho pestato i piedi durante il tragitto.
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